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giovedì 18 marzo 2010

rileggendo la Divina Commedia - 2 natura e grazia all'inizio del poema

Virgilio, com'è noto, è visto come simbolo della ragione (naturale) e dell'ordine naturale, distinto dalla grazia, rappresentata da Beatrice.
Forse si può trovare una eccessiva autonomia dell'ordine naturale in Dante (la figura del Veltro, come altri successivi riferimenti a un forte cambiamento, o a una vera palingenisei di orgine politica, dunque naturale, depongono in tal senso). Tuttavia è chiaro che la natura non è indipendente dalla grazia:lo si vede nel riferimento a Beatrice-Lucia-Maria che Virgilio fa nel secondo canto dell'Inferno: la sua iniziativa non è se non il frutto di una iniziativa da tale altezza (soprannaturale). Il totale dispiegamento della razionalità è reso possibile da un previo avvenimento di grazia.

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